Il benzene è una sostanza organica che si presenta in forma liquida ed incolore, diffusamente presente, la cui principale sorgente nell’aria esterna è costituita dalla benzina per autoveicoli. Altamente infiammabile, caratterizzato da un odore dolciastro ed aromatico, il benzene a temperatura ambiente evapora facilmente nell’aria.
Componente dei derivati del petrolio e del petrolio greggio (quello appena estratto dai pozzi e non ancora lavorato) è presente nell’aria a causa di:
- eventi naturali (incendi dei boschi o fuoriuscita di gas dai vulcani);
- attività umane ed industriali che utilizzano petrolio greggio e suoi derivati come combustibili o per la produzione di lubrificanti, solventi e collanti;
- gas di scarico di veicoli a motore, poiché il benzene costituisce circa l’80% delle emissioni totali nell’aria dove, in pochi giorni, si degrada reagendo con altri composti.
Il benzene, inoltre, può anche contaminare l’acqua a causa della diffusione nell’ambiente di sostanze derivate dal petrolio o per la presenza di scarichi nocivi ed illegali prodotti da specifici impianti industriali (come industrie chimiche o fonderie).
Negli ambienti indoor, il benzene può essere emesso da:
- fumo di sigaretta;
- combustioni domestiche dovute all’uso di camini, stufe, bastoncini d’incenso, deodoranti, diffusori per ambiente;
- prodotti utilizzati per la costruzione di palazzi o per le rifiniture degli stessi edifici (vernici, colle, adesivi, solventi);
- vicinanza ad aree ad alto traffico che può favorire la penetrazione negli ambienti interni del benzene presente all’esterno;
- parcheggi, autofficine e box auto sotterranei che, specialmente se non areati, possono avere nell’aria alte concentrazioni di benzene.
Importanti concentrazioni di benzene sono riscontrabili in particolare nei periodi immediatamente successivi alla posa dei vari materiali. Un’errata collocazione delle prese d’aria in prossimità di aree ad elevato inquinamento (es. vie ad alto traffico, parcheggio sotterraneo, autofficina) può determinare una importante penetrazione di benzene dall’esterno. Nelle abitazioni senza fumatori sono generalmente rilevati livelli inferiori a 0,01 mg/m3 , mentre in quelle con fumatori sono presenti livelli generalmente superiori (0,01-0,02 mg/m3 ).
L’esposizione della popolazione al benzene avviene principalmente attraverso l’inalazione di:
- fumo attivo di tabacco;
- aria inquinata presente negli ambienti esterni;
- aria inquinata presente negli ambienti interni;
- aria inquinata presente all’interno di un autoveicolo.
L’intossicazione acuta da benzene non avviene di frequente.
Per lo più è associata all’inalazione o all’ingestione di cibi fortemente contaminati da elevati livelli di benzene.
Gli effetti dell’avvelenamento sono:
- sonnolenza;
- mal di testa (cefalea);
- nausea;
- vertigini;
- accelerazione del battito cardiaco (tachicardia);
- tremori;
- convulsioni;
- irritazione oculare;
- morte, nei casi più gravi.
I “bersagli” del benzene nel corpo umano sono, quindi, il sistema nervoso ed il cuore.
Periodi di esposizione di maggiore durata e a basse dosi di benzene hanno effetti sul sangue (sistema emopoietico). Il benzene infatti, provoca tossicità al midollo osseo (produttore delle cellule del sangue), causando una riduzione dei globuli rossi e bianchi con conseguente anemia. Può anche determinare sanguinamenti ed effetti sul sistema immunitario aumentando, così, il rischio di contrarre un’infezione.
Esposizioni a lungo termine (croniche) al benzene possono, inoltre, provocare varie forme di leucemia: leucemia mieloide acuta, linfoma non-Hodgkin, leucemia linfatica cronica e mieloma multiplo.
Gli effetti sulla salute nei bambini, fino ad oggi, sono ritenuti simili a quelli riscontrati negli adulti.
È importante sapere che chi ha avuto un avvelenamento acuto da benzene ha un rischio maggiore di ammalarsi di leucemia; si consiglia pertanto di effettuare con frequenza e regolarità, e sempre sotto consiglio e controllo medico, gli esami del sangue necessari.
Si è riscontrato, di fatti, che:
- il benzene è risultato cancerogeno in saggi sperimentali a lungo termine;
- il benzene risulta cancerogeno quando amministrato per inalazione e per ingestione, in diversi modelli animali;
- il benzene è un cancerogeno multipotente, capace quindi di indurre molti tipi di tumore diversi nei vari modelli animali testati, inclusi carcinoma della cavità orale, cavità nasali, pelle, cute, ghiandole mammarie, angiosarcoma epatico, tumori del polmone, linfomi e leucemie;
- gli effetti cancerogeni del benzene nei saggi sperimentali hanno mostrato una chiara relazione dose/risposta.
E’ stato ipotizzato che l’inquinamento indoor da benzene possa costituire un significativo rischio cancerogeno per i soggetti che trascorrono molto tempo in ambienti confinati, anche se l’insufficiente caratterizzazione di tale inquinamento rende questa valutazione non ancora conclusiva.
Per limitare l’esposizione a tale agente cancerogeno si dovrebbe:
- Non utilizzare materiali contenenti benzene.
- Non fumare negli ambienti chiusi.
- Ridurre al minimo l’uso di materiali che possono contenere benzene (colle, adesivi, solventi, vernici).
- Ventilare adeguatamente i locali quando vi sono possibili sorgenti di benzene e particolarmente durante e subito dopo la posa di materiali di costruzione e rivestimenti.
- Mantenere ambienti sempre ben ventilati.
- Eventuali sistemi di ventilazione meccanica devono essere dotati di idonei filtri e regolarmente controllati.
In ogni caso, dal momento che il benzene è un agente cancerogeno , quindi, si raccomanda di mantenere il livello di concentrazione il più basso possibile. Purtroppo, però, non può essere raccomandato nessun livello sicuro di esposizione al benzene, ma vengono stabiliti dei valori guida per definire la salubrità dell’aria ambiente.
Per poter definire i livelli di tali inquinanti e , quindi, tutelare la salute dei propri clienti, lo Studio Chimico Ambientale, si è posto l’obiettivo di sviluppare ed ottimizzare metodiche analitiche performanti per il campionamento della formaldeide e del benzene, seguite da un opportuno trattamento del campione e successiva analisi gascromatografica.
Il benzene viene campionato tramite l’utilizzo di fiale impaccate con carbone attivo che ha il compito di adsorbire il componente ricercato. Per il desorbimento di tale composto si sfrutta la praticità del desorbitore termico Turbomatrix, il cui compito è quello di far desorbire il benzene per indirizzarlo verso il gascromatografo, Clarus 680, interfacciato con lo spettrometro di massa Clarus SQ8T. Anche in questo caso, le prestazioni analitiche strumentali consentono il rilevamento di concentrazioni molto basse, nell’ordine dei ppb.